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"I miei generi preferiti sono sicuramente la commedia, il thriller e l'horror, che poi sono gli stessi a cui appartengono i miei cortometraggi. In particolare amo il filone demenziale e la commedia alla Woody Allen, il thriller psicologico alla Hitchcock e alla De Palma e l'horror a sfondo sociale, claustrofobico e onirico, alla Carpenter e alla Craven. Per quanto riguarda i film, sicuramente il mio preferito è Nightmare-Nuovo incubo del mitico Wes (sicuramente il mio regista preferito) perché è l'unico che racchiude in sé tutte le suggestioni, le atmosfere e i principi di quello che un giorno vorrei fosse il mio cinema. Del resto anche Backstage è una riflessione metacinematografica sul rapporto realtà- finzione, oltre che sul culto dell'immagine e le sue estreme conseguenze... Dimenticavo, un altro regista che amo molto è Tim Burton, per la sua capacità fuori dal comune di raccontare la nostra società cinica e malata attraverso incantevoli fiabe visionarie."
"Per quanto riguarda la trilogia di Backstage, posso dirti che il primo episodio doveva all'inizio essere ambientato in una vecchia colonia estiva per bambini, un posto enorme e tremendamente suggestivo, con scene all'esterno nei boschi e un vecchio guardiano che... ma poi ho preferito optare per una situazione più claustrofobica e angosciante che mi desse anche la possibilità di scherzare su quelli che sono i problemi di spazio e di organizzazione quando si gira un corto horror a livello amatoriale... difficoltà che incontri anche a livello di direzione di attori non professionisti, altra cosa su cui abbiamo preferito scherzare su! Che altro dirti? Ho appena finito di montare il prologo di Backstage, l'antefatto dell'intera vicenda, con cui ho provato ad approfondire i personaggi, dar loro un'anima e renderli protagonisti di una riflessione un pò più amara sulla fine della giovinezza e dei sogni ad essa legati e l'inizio dell'età adulta. Per quanto riguarda l'altro genere da me bazzicato, la commedia, non posso non accennare a Neuro, parodia cinica e irriverente (un pò slapstick, un pò Zucker Brothers) del cult hitchcockiano per eccellenza, Psycho, di cui ho girato già quattro episodi e di cui mi accingo (forse dopo l'estate) a girarne un quinto."
"Sbattetevene di tutto e di tutti, cercate di utilizzare al meglio i pochi mezzi a disposizione e non scordatevi mai di rischiare. È questo il segreto per attraversare il confine che separa i sogni dalla realtà."